Mondo Paula

Es inminente el contrato (millonario en liras) con Einaudi, la gira de lecturas por el Piemonte, la Lombardía, el Friuli (inútil sería tratar de mercadear libros en el sur de la península, ¿verdad?, tan incivilizada), las odiosas comparaciones con Melissa P., el éxito masivo, el millón de ejemplares vendidos, el inevitable salto hacia la pantalla caliente de la RAI, la conducción del Festival de San Remo, en fin...


¿Vos me querés a mí?

Una delle novità editoriali più interessanti degli ultimi mesi in Argentina, il romanzo della esordiente Romina Paula ¿Vos me querés a mí? (Editorial Entropia, pp. 128, € 4,43) consiste in una serie di dialoghi serrati, a cui si alternano monologhi e riflessioni introspettive, espresse con un linguaggio fresco e diretto.
La protagonista è Inesia, giovane di classe media urbana, che in queste forme esprime i dilemmi che la tormentano. Ne viene fuori quasi un manifesto generazionale: l’isteria di fronte al sesso, la sfiducia nelle utopie dei padri, paura di non farcela, paura della vecchiaia, l’angoscia di fronte al futuro, il suicidio come possibile soluzione di tutto, la relazione controversa col cinema e con la tv. Ma soprattutto ne viene fuori la fragilità, un profondo vuoto esistenziale, un senso profondo di noia e di fastidio condensato in una domanda, che è quasi una richiesta, impersonale, ampia, che non ha un destinatario preciso: “tu mi vuoi bene?”.

La reseña salió acá.